sabato 17 dicembre 2011

compito x lunedi

chi sono?


io sono un ragazzo di 13 anni
amo il calcio piu di tutto
e quando ci gioco corro come il vento
ma non sempre mi e concesso.


spero di diventare un giocatore
come lo sono tanti altri
ma per diventarlo devo dare tutto.


sono uno che cambia spesso umore
un giorno mi vedi allegro un altro triste
e tanti dicono che sono impulsivo
ma io credo che non mi conosco molto bene.


un difetto che io credo che sia un pregio
e quello di dire  le cose cosi come stanno
senza avere paura di come finiranno
e cosi io sono.
                                                                                                                               zakaria bourhil

COMPITO X LUNEDI' 19/12/2011:es n 6 pag 195

CHI SONO?
Sì, lo ammetto sono una belieber,
amo justin bieber
amo la sua musica
e la sua voce mi accompagna ovunque.

ma sono anche una persona
di cui non si sa nente,
le passioni,
i sogni,TUTTO!

mi impegno in tutto quello che faccio,
ci do tutta l' anima
e tanto non ne faccio mai una giusta
e tutti mi criticano
ma un giorno spero che la gente mi accetti
per quello che sono
e non quella che pensano che io sia.
                                                                                                       TO GET IT RIGHT
What can you do when your good isn’t good enough?
When all that you touch tumbles down?
‘Cause my best intentions keep making a mess of things
I just wanna fix it somehow
But how many it times will it take?
Oh, how many times will it take for me?
To get it right
To get it right

Elena Bussolino 

lunedì 12 dicembre 2011

Il legname e l'esauribilità delle risorse


Il legname,grande risorsa del passato,aveva sempre rappresentato un'importante fonte di calore,immediatamente reperibile,e allo stesso tempo molto utile alla fabbricazione di utensili e oggetti.

Ma,col passare del tempo,con lo sviluppo tecnologico,il disboscamento delle foreste era cresciuto talmente, che il legname comincio a scarseggiare.Le cause furono:
1)Le richieste di energia e di materiali da parte dell'industria;
2)l'esigenza di fornire alimenti a una popolazione in aumento,che portò al disboscamento,per espandere le coltivazioni.


Perciò,l'umanità si trovò per la prima volta davanti ad un grande problema,l'esauribilità delle risorse.
Era dunque necessario,reperire nuove forme di energia.
Annalisa Cerrato e Giacomo Cerrato

domenica 11 dicembre 2011

Il motore a scoppio

Il motore a scoppio è quello utilizzato nelle comuni automobili a benzina; le automobili tipo Diesel non hanno un motore a scoppio ma un motore Diesel che funziona con il gasolio e non con la benzina.
Intanto si dice motore  un insieme di pezzi meccanici in grado di generare un movimento; quindi dal motore parte il movimento meccanico; nel motore a scoppio si ha la trasformazione dell'energia termica contenuta nella fonte di energia che è la benzina, in energia meccanica, cioè una forza  in movimento.
Intanto diciamo che la benzina è molto pericolosa, non va quindi toccata con le mani; essa va tenuta lontano dal fuoco, cioè lontano dalle fonti di calore; infatti la benzina è infiammabilile, cioè può prendere fuoco sia se noi vi avviciamo un accendino o un fiammifero acceso, e sia se la temperatura in cui si trova la benzina è molto elevata.
Se mettiamo un accendino acceso vicino alla benzina essa brucia istantaneamente esplodendo, cioè facendo un forte rumore che si chiama scoppio, ed è molto pericolosa.
Cilindro e pistone
Se noi, invece, mettiamo un pò di benzina mischiata ad aria dentro ad un cilindro di ferro e vi avviciniamo una fiamma come quella di un accendino o di una candela elettrica e il cilindro è chiuso da tutte le parti, tranne che da un solo lato, allora vediamo che possiamo trasformare lo scoppio della benzina in movimento di un pezzo metallico.
Il pezzo meccanico che si muove verso l'alto è detto pistone. La candela è un componente elettrico che viene alimentato con una batteria elettrica; essa fa scoccare una scintilla elettrica quando viene accesa.
da Corel gallery
candela elettrica
Di solito il motore a scoppio ha 4 cilindri, per cui si dice a 4 cilindri; per ogni cilindro vi è ovviamnete un pistone; vi si sono 4 pistoni che si muovono verso l'alto durante lo scoppio e poi ritornano verso il basso dopo lo scoppio.
Se al posto della benzina utilizziamo il gasolio abbiamo il motore a gasolio, detto anche motore Diesel, in quanto fu ideato e costruito dall'ingegnere tedesco Rudolf Diesel, che lo brevettò nel 1895.
da Corel gallery
candela elettrica
Purtroppo  il motore a scoppio non riesce a partire da solo in quanto occorre dapprima comprimere la miscela di benzina ed aria prima di far avvenire lo scoppio; per far partire un motore a scoppio si usa un motore elettrico che si unisce al motore a scoppio durante la partenza del motore a scoppio; tale piccolo motore elettrico viene detto motorino di avviamento, in quanto serve a far partire il motore a scoppio; dopo che il motore a scoppio  è partito, cioè si è avviato, allora il motorino di avviamento viene staccato dal motore a scoppio e viene spento.
rotore di un motorino di avviamento
Il motore a scoppio ha una grande potenza; infatti riesce a far viaggiare una automobile, che pesa più di 1.000 chili,  ad elevata velocità; tuttavia esso si riscalda molto visto che nel cilindro brucia la benzina; per cui non va toccato con le mani; ha bisogno, inoltre, di un apposito circuito che lo raffredda, detto circuito di raffreddamento.
Se soffiamo dell'aria per farlo raffreddare si ha il cirduito di raffreddamento ad aria; se, invece, usiamo dell'acqua per raffreddarlo, il circuito di raffreddamento si dice ad acqua.
Morone Tommaso e Mutti Federico

il carbone e il motore a vapore

Si ricorse  ad un nuovo combustibile diverso dal legname ma  anch' esso abbondante in natura : il carbone  fossile . La necessità di aumentare l' estrazione di questo prezioso minerale che portò alla realizzazione du macchine adatte a prosciugare le miniere .
Un ingeniere inglese di nome Thomas Newcomen realizzò nel 1705  la pompa idraulica funzionante a vapore azionata dalla combustione del carbone .
Un motore a vapore è un'apparecchiatura adatta a produrre energia meccanica   utilizzando, in vari modi, il vapore d 'acqua. In particolare essa trasforma, tramite il vapore, energia termica in energia meccanica. Il calore è in genere prodotto con il carbone ma può anche provenire da legno idrocarburi o reazioni nucleari.
Successivamente il motore a vapore con i miglioramenri apportati da James Watt trovò impiego in molte applicazioni . Fu importantissimo il suo utilizzo nel settore dei trasporti , che determinò l' avvento del treno e delle ferrovie . Le innovazioni introdotte dalla macchina a vapore provocarono  molti e profondi cambienti . Era l' inizio della rivoluzione industriale
  
                                                                                       










           Gabriele Degiacomi  e
                                                                                             Suad El habib            

I mulini idraulici

I primi mulini idraulici, vennero utilizzati per trasformare l'energia dell' acqua in movimento rotatorio.
Furono costruiti dai Greci e successivamente dai Romani, che ne aumentarono il rendimento.
L' impiego dei mulini dal XI secolo venne esteso a molte attività artigianali:torni,lame di seghe, pompe..mentre nel XVI secolo vennero impiegate per razzionare i pestelli del cartiere.



Le macchine  moste da energia idraulica furono introdotte anche nell'industria tessile, determinando un aumento di produzione.
                        Erica Capra e Laura Castellotto

Un' invenzione fondamentale: la ruota

La ruota è stata inventata nel 3000 a.C in Mesopotamia .
Prima di questa grande invenzione l' uomo spostava i pesi trascinandoli, invece grazie alla ruota si riusciva a spostare gli stessi pesi con una forza molto minore.
La ruota è poi stata usata come ingranaggio per trasmettere il movimento sfruttando la forza dell' acqua e del vento: queste fonti energetiche sono poi state utilizzate per azionare delle pompe necessarie per l' irrigazione dei campi e per le macine dei mulini.
Elena Bussolino e Zakaria Bourhil